giovedì 17 gennaio 2008

Frittata alle erbette












ovvero:
che bontààààà












Buongiorno a tutti :-)
Ieri, per cena, ho fatto questa frittatina alle erbe, come mi insegnò la mia "maestra" veg Ivana.
Ho fatto una piccola variante, volendo trasformare la ricetta in un piatto un po' più dietetico.. ma che buona sia venuta dovreste proprio sentirlo anche voi! :-)
Grazie Ivana!!
E, quindi, gli

Ingredienti:

1 bicchiere di farina di ceci
1 bicchiere e mezzo di acqua
1 piccola cipolla gialla, finemente tritata
erbe fresche finemente tritate, 1 pizzico per ognuna : timo, rosmarino, salvia, alloro
1 pugno di spinaci freschi (oppure un cubo e mezzo di spinaci surgelati) cotti al vapore e tritati
2 cucchiai di olio evo
3-4 cucchiai germe di grano
3-4 cucchiai lievito in scaglie
sale integrale q.b.
carta da forno

Far soffriggere le erbe in olio, poi aggiungere la cipolla e lasciarla insaporire.
Bagnare e strizzare la carta da forno, poi metterla in teglia e darle forma, preoccupandosi di coprire un po' anche il bordo della teglia.
Spargere uniformemente il soffritto nella teglia e rovesciarci sopra il preparato per la frittata.
Lasciar cuocere a 180° per 20-30 minuti.

La frittata non deve cuocere troppo pena ritrovarsela asciutta. Deve, invece, rimanere solida, ma morbida.Dovesse capitarvi di farla cuocere troppo, potrete riammorbidirla tagliandola a quadretti e mescolandola con pomodoro fresco molto succoso, in modo che il suo succo la inumidisca.

Buon appetito e buoni panini sfiziosi :-)

ps. la variante non dietetica prevedeva, come per le frittate di uova, la frittura in padella con abbondante olio. Vedete voi.. ;-)



...cosa dice il Sommeiller:
Solitamente i vini bianchi, non molto freddi, si adattano bene per frittate leggere; i rossi di corpo con le frittate con ingredienti piccanti. In questo caso proporrei un Tocai bianco, di origine Ungherese, importato in Veneto ed in Friuli con ottimi risultati. I sinonimi più utilizzati sono Tocai Bianco, Tocai Italiano, Trebbianello, da non confondere con il Tokay che è il nome di un vino Ungherese.
Il vino raccolto viene travasato e lasciato sulle sue fecce fino a primavera. L'azione del freddo invernale aiuterà a stabilizzare ed illimpidire il Tocai e l'unica premura per rendere il vino più intenso nei suoi profumi, è quella di effettuare dei battonage* molto blandi.
Ad inizio estate avviene l'imbottigliamento, ma la commercializzazione avviene a settembre dopo l’affinamento in bottiglia. I profumi che richiamano i fiori di campo piuttosto che la mandorle, saranno bilanciati rispetto alla leggera chiusura amarognola tipica del vitigno.
Servire a 13° circa.

(battonage* = tecnica utile per "muovere" lieviti, fecce per provocare lo spostamento della massa e dare al vino ulteriore corpo in virtù delle molecole che vengono cedute attraverso lo scuotimento)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mmm che buona!!! Meglio mangiarla quando non devi avere incontri sociali subito dopo, oppure provare la variante senza cipolla ;-)